MAESTRI E GENITORI GIOCATE CON NOI!

Bulloca è un “semplice” gioco dell’oca che porta con sé insegnamenti utili per voi e i vostri “ragazzi”.

Il bullismo è un fenomeno insidioso che si manifesta principalmente nel contesto scolastico già in tenera età, il cyberbullismo non ha limiti spaziali e temporali e dipende prevalentemente da due fattori:
1 l’età in cui il bambino o la bambina ricevono il primo device (smartphone o tablet connessi)
2 le regole ed educazione all’uso che si mettono in campo prima di consegnarglielo.
Questa semplificazione vuole essere anche una provocazione per stimolarvi a continuare questo viaggio con noi all’interno di questi fenomeni sempre più diffusi e pericolosi per l’integrità psicofisica di giovani e giovanissimi.

Abbiamo realizzato un vademecum, che potete richiederci tramite il modulo contatti, contenente informazioni e consigli utili per la comprensione e gestione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo.

Ecco alcune delle scene che troverete nel vademecum scaricabile, sono spunti di riflessione e servono a confrontarsi con i giovani prima, durante o alla fine del gioco.

I falsi miti sul bullismo

è un fenomeno prevalentemente maschile

falso: soprattutto negli ultimi anni si manifesta sempre più spesso tra bambine e ragazze

in fondo è solo un gioco

falso: si può definire gioco o scherzo quando tutti si divertono e nessuno è escluso o offeso

è solo aggressività fisica

falso: il bullismo si manifesta sia fisicamente che verbalmente o psicologicamente (ad esempio l’esclusione…)

è un rito di passaggio

falso: il fenomeno del bullismo è stato a lungo sottovalutato o ignorato e non è certo rito di passaggio

è una forma normale di conflitto tra coetanei

falso: il conflitto occasionale tra coetanei è normale mentre la sopraffazione reiterata e ben altra cosa

aiuta a crescere

falso: il bullismo è causa di traumi profondi e non aiuta a crescere, nella maniera più assoluta.

il problema riguarda solo chi lo subisce

falso: le ripercussione riguardano indistintamente: vittime, bulli, gregari e spettatori

chi compie, assiste o subisce non riporta conseguenze di lungo periodo

falso: è stato dimostrato che non solo chi subisce ma anche chi agisce o assiste può riportare conseguenze di lungo periodo

I falsi miti sul cyberbullismo

i giovani sanno riconoscere i rischi che corrono usando la rete

falso: spesso i ragazz* sottovalutano quello che accade in rete, non avere un riscontro diretto di quanto sta succedendo rende difficile creare empatia con gli altri e comprendere i reali pericoli che si incontrano.

La tendenza di questa età a considerarsi “invincibili” rischia di peggiorare la situazione, la convizione di restare anonimi attiva anche l’effetto da disinibizione online che rende anche le persone miti aggressive, generando un altro fenomeno molto diffuso, quello dei “leoni da tastiera

internet non ha segreti per i ragazz* che sono nativi digitali, gli adulti non possono insegnare niente

falso: se nell’utilizzo pratico di internet e dei social media è probabile che molti ragazz* siano più competenti degli adulti è anche vero che il tutto non si deve ridurre al solo «saper fare». I ragazz* spesso fanno ancora fatica a capire le conseguenze delle loro azioni, nella vita reale così come nella realtà digitale. È compito degli adulti guidarli nella scoperta delle potenzialità ma anche dei rischi che possono incontrare.

È fortemente consigliato adottare, di conseguenza, strumenti di supporto (oggi denominati strumenti di controllo parentale e/o benessere digitale) che permettano a giovani e giovanissimi di essere aituati a non sbagliare.

internet non è reale ma solo virtuale

falso: il web è una realtà concretissima per chi lo usa, soprattutto per i giovani che lo considerano canale privilegiato per la creazione di relazioni.

Per loro quello che succede in rete è reale tanto quanto quello che vivono di persona… ed è vero!

I gioco del BULLOCA

Abbiamo progettato un formato “tovaglietta” che possa essere utilizzata anche nelle mense delle scuole, così da consentire a tutti, bambini e bambine, di venirne a conoscenza, di giocarci nel pomeriggio in classe con i compagni e/o di potersela portare a casa per giocarci con tutta la famiglia.
L’abbiamo fatta in bianco e nero perché possa essere colorata e personalizzata da ogni bimbo e bimba, così che possano creare il proprio gioco personalizzato da usare anche con gli amici.